Ti ho fatto cenno con la mano di venirmi accanto,
non mi hai potuto parlare a causa di quel finestrino rotto,
le nostre facce da imbarazzo dietro il vetro,
già dicevano tutto..
e non mi piace parlare sempre di tramonto
e non mi piace parlare del solito nome
se ti guardo mi ricordi il sapore dell’amore
ma non ti conosco
non ti conosco..
hai continuato a seguirmi molto lentamente,
guidavo e credimi se dico che non ci stavo capendo niente,
felicemente spaventata,
mi preoccupavo sorridendo,
e quel locale che stava chiudendo,
c’era un muretto vuoto che ci stava aspettando,
erano due, forse tre, ormai ho perso il conto
e senza rendermene conto
le ore passate con quel bicchiere di vino,
tu forse lontana ma ti sentivo vicino,
quel vino scadente che avrei voluto buttare,
la serie di urli che avrei voluto gridare per te,
ma non ti conosco,
non ti conosco,
non ti conosco,
non ti conosco…
e allora voglio sapere da quale fiore sei nata
e fammi capire in quale giorno sei sbocciata
se guardare il tramonto è sempre stato un mio vizio..
tu come l’alba sei l’inizio x 5